Quasi tutti a breve partiremo per le nostre vacanze estive. Quella tra mare, montagna, lago non sarà l’unica scelta che saremo chiamati a fare. Con il surriscaldamento globale sempre più evidente, le nostre scelte diventano cruciali su quasi tutto quello che facciamo. Anche semplicemente decidere per una struttura piuttosto che un’altra. La nostra coscienza ecologica non dovrebbe finire appena usciti di casa. Quindi va benissimo installare i pannelli solari, scegliere energie pulite, eliminare gli sprechi nelle nostre mura domestiche, ma dovremmo anche fare attenzione a ciò che succede fuori.
E infatti, per fortuna, stanno crescendo i cosiddetti eco hotel, strutture che fanno attenzione all’impatto dell’attività umana sull’ambiente. Ma cosa deve fare un hotel per essere considerato eco? Beh, per cominciare, potrebbe essere stato costruito con la bioedilizia, cioè con materiali ecologici e facilmente smaltibili, come legno, pietra, acciaio. Poi, è molto importante anche l’isolamento termico, realizzato sempre con isolanti naturali che consentono di usare meno energia per riscaldare e raffreddare.
Naturalmente è fondamentale che riducano e riciclino i rifiuti, che riducano gli sprechi e le emissioni gassose. Un ottimo punto a favore di un eco hotel è la produzione di energia mediante fonti rinnovabili.
Last but not least, come dicono gli inglesi, è molto importante la gestione delle risorse, a cominciare dall’acqua, attraverso l’installazione di rubinetti a risparmio idrico o la raccolta di acqua piovana. Se l’hotel ha un ristorante, è preferibile che scelga quasi esclusivamente prodotti a chilometro 0, per evitare di far fare al cibo giri immensi e inquinare per colpa del trasporto.
Insomma, anche scegliendo dove dormire e mangiare in vacanza si può aiutare l’ambiente.
